Lunedì - Venerdì 9.00 - 20.00      
Sabato 9.00 - 18.00
Lunedì - Venerdì 9.00 - 20.00      
Sabato 9.00 - 18.00

GENERALITÀ

La spina calcaneare è un’esostosi del calcagno, ovvero una calcificazione benigna, a forma di uncino o spina, che si forma nella parte posteriore o inferiore del piede (retropiede).
Il calcagno fa parte delle numerose ossa che formano il piede, ed è situato nella zona posteriore. Biomeccanicamente ha il compito di assorbire l’impatto del piede nel comune ciclo del passo, oltre a sostenere il peso del corpo come punto di scarico nella stazione eretta.
Dal punto di vista anatomico invece è fondamentale la sua posizione per l’inserzione del tendine d’Achille, oltre ai tanti altri muscoli, legamenti e strutture nervose che transitano di lì, ed in particolare per essere il punto di ancoraggio della fascia plantare che riveste inferiormente tutto il piede.

CHE COS’È

Nello specifico, la spina calcaneare è un osteofita che si forma per neopposizione ossea, e cioè una continua deposizione di sali di calcio, dovuta a continui processi erosivi della zona per svariati motivi, tra cui:
– trazioni eccessive e continue della fascia plantare sul periostio calcaneare
– infiammazioni/lesioni delle strutture che vi transitano o vi si inseriscono
– sovrappeso
– calzature inadeguate (tacchi a spillo, scarpe antinfortunistiche) che modificano la struttura anatomica
– deformità del piede (cavismo, piattismo)
– cause reumatiche
– problemi di metabolismo (accumulo di acido urico)

DOVE SI LOCALIZZA

Le zone di localizzazione sono principalmente due:

INFERIORE = la spina si presenta nella zona sottostante l’astragalo, in corrispondenza dell’inserzione della fascia plantare, che potrà presentarsi infiammata (fascite).
POSTERIORE = si presenta invece in prossimità dell’inserzione del tendine d’Achille, il quale spesso risulterà coinvolto (tendinopatia achillea).


SINTOMATOLOGIA

Il sintomo più frequente è indubbiamente il dolore al carico, spesso tale da non permettere la deambulazione o addirittura l’appoggio nella stazione eretta.
Di conseguenza anche la fascia plantare risulterà retratta, infiammata e dolente (Fascite Plantare), la quale spesso è causa diretta del dolore calcaneare e/o viceversa.
Oltre al dolore locale è presente, quasi sempre, anche una rigidità di tutta muscolare e della fascia plantare, soprattutto nelle prime ore del mattino, dopo ore di inattività.

DIAGNOSI

La diagnosi, oltre ad un’attenta valutazione ed esame obiettivo della zona, avviene tramite una radiografia. La quale metterà in risalto eventuali calcificazioni ed anomale dell’area interessata.


TRATTAMENTO

In genere, il trattamento è di tipo conservativo. Di fatti la scelta chirurgica è adottata solamente in casi eccezionali, laddove tutti i trattamenti siano risultati fallimentari.

L’iter terapeutico, in fase acuta, prevede di norma:
– sospensione dalle attività sportive o che accentuano il dolore
– farmaci antidolorifici (qualora il dolore dovesse essere insopportabile)
– evitare calzature strette e rigide
– utilizzo di talloniere in gel
– ghiaccio (2-3 volte al giorno)

La Fisioterapia in questa fase, si rivela estremamente efficace mediante:
– Onde d’Urto, le quali risultano essere il Gold Standard per questo tipo di problema
– TecarTerapia e LaserTerapia, utili a ridurre l’infiammazione
– Esercizi di allungamento eccentrico,
– Esercizi di rieducazione posturale, per rilassare la fascia e i muscoli retratti

PREVENZIONE E CONSIGLI UTILI

Il primo consiglio è indubbiamente quello di controllare le calzature, soprattutto quelle da lavoro, in modo da verificarne qualità, comodità ed usura.
Altro fattore importante è il peso, che a lungo a andare risulta deleterio, soprattutto per chi soffre già di questa problematica.
Infine è sempre utile una visita con il fisioterapista per ricercare eventuali cause muscolari (retrazioni) e/o posturali (cattivo appoggio del piede) che riconducano al problema.

Leave a Reply

Contattaci via Whatsapp